Ci piacerebbe raccontarvi della realtà di Fvtura, e di come dalla
lontana città di Singapore ci siamo ritrovati a Grosseto.
Vogliamo parlarvi di un team, di un gruppo di amici e di professionisti appassionati, ma soprattutto di
una missione ben precisa: lanciare progetti a impatto positivo e tecnologico, così da apportare un
cambiamento necessario alla società attuale.

Questo è il primo di una serie di articoli che si propongono di affrontare volta per volta delle tematiche legate al genere e a femminismi. Ho deciso di scrivere questa rubrica non con la pretesa di poter aggiungere un contributo originale a una discussione già abbastanza prolifica, ma perché ritengo necessario che una consapevolezza dei rapporti di potere legati al genere pervada tanto il discorso pubblico quanto quello privato.  

Sono passati quasi dieci anni da quando un pomeriggio d’estate mi addentrai con i miei
amici nelle troniere delle mura, in un’avventura che allora mi inorgogliva per la sua
spavalderia e che oggi mi fa sorridere, scaldandomi un pochino il cuore. C’era un’aria
umida carica di polvere che come la statica di un televisore dava un malinconico crepitio
alla scena. Era un enorme stanzone con il soffitto a botte e le pareti di mattoni vestite di
ragnatele sfitte, pieno di oggetti dimenticati da chissà chi, chissà quando, che si